La bella stagione è quella che, di fatto, spinge tutti i possessori di un mezzo a due ruote ad utilizzarlo con più frequenza.
Vengono riattivate le polizze assicurative sospese dai più, durante l’inverno ed ecco che un esercito di centauri invade le strade di tutta Italia e non solo.
In questo periodo salire in sella diventa più semplice rispetto ai bui mesi invernali in cui – come spiegato nel nostro articolo viaggiare in moto in inverno – serve un po’ più di attenzione nella scelta di ogni singolo capo d’abbigliamento.
Nell’immaginario collettivo i mesi estivi sono i migliori per viaggiare in moto, che sia la gita al mare o si tratti di lunghi itinerari, la maggior parte di coloro che non masticano molto la materia, ritengono che l’estate sia il non plus ultra per il motociclista.
Beh, in verità – visto che siamo qui per approfondire l’argomento – questa visione non è completamente corrispondente al vero. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che, come in inverno e in ogni momento dell’anno, il muoversi sulle due ruote ci fa stare a stretto contatto, anzi, ci immerge da capo a piedi nel clima circostante, qualsiasi esso sia.
Alle nostre latitudini, in estate, le temperature possono farsi molto “interessanti” sia che ci si stia muovendo a sud, Sicilia o Sardegna per citare due fantastiche isole da attraversare in moto, sia che si stia percorrendo uno dei mille itinerari a nord, dalla Liguria alle Dolomiti, ad esempio.
Il caldo on the road può creare non poche difficoltà alla guida della nostra amata motocicletta, le stesse difficoltà che si incontrano in inverno quando si parla di viaggi e di lunghe percorrenze.
Insomma, finché si tratta di saltare in sella per fare un giro di qualche decina di chilometri non ci sono grossi problemi, ma se siamo in partenza per una vacanza dove prevediamo di fare molta strada, allora è bene riflettere un po’ meglio su tutto l’equipaggiamento e seguire quelli che riteniamo essere i consigli fondamentali.
IL CALDO E LA SALUTE E SICUREZZA DEL MOTOCICLISTA
SICUREZZA E PROTEZIONE DELLE PARTI ESPOSTE
Innanzitutto non ci dimentichiamo mai della nostra sicurezza e di quella – se c’è – del nostro passeggero. Sembra scontato a dirsi ma in tanti anni di viaggi in moto e di avventure su due ruote, ne abbiamo viste di “cotte e di crude” e nonostante i mille consigli e suggerimenti che talvolta ci permettiamo di dare, sembra che il messaggio non riesca a passare quando le temperature salgono.
Infatti, non di rado, ci troviamo in compagnia di motociclisti in t-shirt e scarpe sportive, fino ad arrivare a coloro che viaggiano in pantaloni corti. A volte stentiamo a credere ai nostri occhi!
Ma la sicurezza non è solo relegata al tipo di abbigliamento che abbiamo pensato di utilizzare. Anche il nostro organismo ha bisogno delle sue piccole attenzioni: quando il sole si fa sentire con forza non dimentichiamo di proteggere le parti esposte con crema protettiva ad alto fattore e le labbra con adeguati prodotti.
Anche gli occhiali da sole sono importanti; sì è vero, ormai ogni casco, o quasi, è dotato di visiera parasole ma la lente di un buon paio di occhiali è molto più indicata di un pezzo di plexiglass, pur buono che sia.
Sul mercato ci sono svariati produttori specifici, che spesso hanno occhiali sia per motociclisti che ciclisti; ci piace ricordare le italiane Bertoni e NRC.
Non bisogna poi dimenticare che, con la buona stagione, anche il mondo animale si rianima; in particolare gli insetti si risvegliano dal lungo letargo invernale invadendo strade e campagne.
Chi non è mai stato punto da un insetto durante una gita o un viaggio in moto?
Collo, polsi e viso sono alla mercé di vespe, api e tafani che per caso ci attraversano la strada e ci pungono per difesa.
In questo caso è molto consigliato avere uno stick antistaminico da applicare prontamente sulla puntura al fine di alleviare dolore e gonfiore. In farmacia ci sono molti prodotti, tutti di piccole dimensioni e facilmente custodibili in una tasca della giacca o in una borsa della moto.
COME PREVENIRE IL RISCHIO DI DISIDRATAZIONE
Un altro aspetto, spesso sottovalutato ma anche poco noto, è quello legato alla sudorazione, molto abbondante in estate ed il conseguente rischio di disidratazione, che può portare seri problemi alla nostra salute.
Com’è noto, la sudorazione è il meccanismo con cui il nostro organismo regola la propria temperatura secondo il principio termodinamico per il quale l’evaporazione dell’acqua assorbe calore. Il calore viene quindi sottratto al corpo affinché la temperatura dello stesso si abbassi.
Ma cosa c’entra tutto questo con la nostra motocicletta? C’entra eccome!
Se stiamo viaggiando con un caldo torrido, il nostro organismo continua nel suo instancabile lavoro di abbassamento della temperatura corporea ed espelle, attraverso tutti i pori della pelle, grandi quantità di acqua che, grazie alla velocità dell’aria che ci investe, evapora immediatamente evitandoci quella fastidiosa sensazione che tutti ben conosciamo.
Così, una volta fermi, abbiamo una percezione falsata di quanti liquidi abbiamo perso; questo può, nei meno attenti, far sì che ci si ritrovi a bere solo quando i segnali del nostro corpo divengono inequivocabili, ma a lungo andare questo comportamento è estremamente deleterio per il nostro organismo che ha bisogno di essere reidratato costantemente.
La disidratazione, anche latente, porta a stancarsi molto più velocemente, rallenta i riflessi e talvolta determina anche la comparsa della febbre, quale campanello di allarme. Quindi è sempre bene avere con sé una buona scorta di acqua da sorseggiare regolarmente ad ogni sosta per evitare di rimanere a… “bocca asciutta”.
COME VESTIRSI IN MOTO D’ESTATE
Come accennato, la sicurezza non riguarda solo quanto fin qui detto, un capitolo importantissimo, infatti, è quello relativo all’abbigliamento da moto per l’estate. L’obiettivo principale è sempre quello della sicurezza, non dimentichiamolo mai!
ABBIGLIAMENTO TRAFORATO, REFRIGERANTE E SISTEMI DI VENTILAZIONE
Come possiamo evitare la sauna pur mantenendo un adeguato livello di protezione passiva?
In inverno la questione è, in un certo senso, assai più semplice ma, in estate ci piacerebbe godere a pieno della piacevole sensazione di freschezza dell’aria che ci travolge.
I grandi produttori di abbigliamento hanno, ormai da molti anni, fatto propria la cultura della sicurezza proponendo una attrezzatura davvero all’altezza delle nostre necessità.
I sottili e resistentissimi materiali antistrappo utilizzati, caratterizzano la maggior parte dei capi di abbigliamento pensati per andare in moto d’estate, ci permettono di mantenere un’ottima ventilazione corporea e un grande livello di sicurezza.
Oltre a tutto l’abbigliamento traforato, oggi esistono capi che hanno sistemi di ventilazione versatili e modulabili:
se la giornata è particolarmente calda, si può decidere di aprire al cento per cento tutto il sistema di ventilazione e al calar della sera possiamo chiuderlo parzialmente o totalmente in modo da non prendere freddo.
Si tratta per lo più di prese d’aria posizionate in punti strategici della giacca, ovvero quelle più colpite dall’aria e che possono essere aperte a mezzo di velcro o cerniere. Nelle giacche migliori tali prese d’aria si trovano sulle braccia, sulle spalle, sul petto e sulla schiena e talvolta anche sotto le ascelle.
Stessa cosa dicasi per i pantaloni che hanno “areatori” sulle cosce, sugli stinchi e talvolta all’altezza delle anche.
I principali produttori di abbigliamento hanno varie linee dedicate alla calda stagione e l’imbarazzo della scelta è grande.
A nostro avviso, il denominatore comune della scelta sta comunque nel fatto che ognuno di questi capi di abbigliamento abbia tutta quella serie di protezioni passive che tanto ci infastidiscono ma che ci devono essere!
Va quindi verificata la presenza di protezioni sui gomiti, sulle spalle e sulla schiena (molte giacche hanno il paraschiena integrato) per le giacche, sulle ginocchia e sulle anche nei pantaloni. Per guanti e calzature c’è l’imbarazzo della scelta e per questo ribadiamo il concetto della sicurezza, magari spendendo qualche Euro in più.
Negli ultimi anni sono stati introdotti sul mercato prodotti innovativi che, effettivamente, aiutano ad affrontare i giorni più caldi.
Si tratta di abbigliamento refrigerante che, con vari sistemi, più o meno efficaci, riesce a rinfrescare chi li indossa. Sono prodotti dai principali marchi specifici per l’attrezzatura motociclistica e hanno prezzi molto differenti tra loro.
IL CASCO D’ESTATE
Per il casco la questione tende invece alla rassegnazione: con il caldo torrido non esiste casco che ci aiuti a non soffrire; tutti hanno sistemi più o meno ben studiati per la ventilazione ma tutti ci siamo resi conto, ormai da anni, che tali sistemi servono a ben poco.
L’unica alternativa è il casco aperto ma qui la questione diventa spinosa ed ognuno di noi ha le proprie abitudini, convinzioni, esigenze e punti di vista.
ITINERARI E VIAGGI DA FARE IN MOTO IN ESTATE
Anche la destinazione del nostro vagare in moto è ovviamente legata alla temperatura.
Lo studio di un viaggio o di un itinerario estivo non può prescindere dalla valutazione del clima che incontreremo; se si tratta di un’andata e ritorno in giornata possiamo partire anche a cuor leggero, ma se abbiamo voglia e tempo di far qualcosa in più, allora merita riflettere e capire pro e contro di una destinazione.
Sono da valutare:
- la temperatura che ci aspetta
- le distanze che vogliamo coprire
- le eventuali altezze, in termini di quota che affronteremo.
Se la nostra meta è caratterizzata da temperature alte nella maggior parte del giorno, dovremo pensare ad un itinerario dove avremo la possibilità di fermarci spesso; preferiremo quindi un tragitto ricco di soste interessanti che uniscano il piacere della visita alla necessita di un break refrigerante.
Sono ovviamente da preferire quelle destinazioni dove il caldo è lenito dall’altitudine o dalla presenza del mare; in alta montagna anche nei mesi estivi le temperature sono gradevoli e il divertimento motociclistico è assicurato.
Valutiamo tutti questi aspetti quando prepariamo il road book di viaggio e ci troveremo ad affrontare il caldo in modo migliore.
Pensiamo, ad esempio, a tutti i magnifici itinerari in moto da fare sulle Alpi o sull’Appennino.
Per quanto relativo al mare, nella nostra bellissima Italia, c’è l’imbarazzo della scelta. Ma se ci caliamo nei panni del turista in moto e vogliamo andare un po’ più lontano ecco che il bacino del Mediterraneo ci offre un ventaglio di possibilità davvero interessante: partendo da est ci vengono in mente le montagne nei Balcani: aspre e impervie, nascondono strade che percorrono gole incredibili come il canyon del Tara, il più lungo al mondo dopo il Gran Canyon negli Stati Uniti d’America.
Il nostro viaggio in moto attraverso Croazia, Macedonia, Albania e oltre, prevede anche una notte in mezzo a quelle montagne.
Se invece si è amanti del mare basta scendere poco più a sud per perdersi nella dimenticata regione greca del Peloponneso.
Qui, nonostante le temperature tropicali della stagione estiva, si trova refrigerio in una miriade di spiagge e calette che ci accompagnano lungo ogni qualsiasi itinerario che si abbia in mente di fare; nel nostro viaggio in moto in Peloponneso “Le tre dita” infatti preferiamo fare pochi chilometri al giorno per godere di questa natura marina unica e meravigliosa.
Saltando, invece, dalla parte opposta dello stivale Corsica e Sardegna la fanno da padrone per tutti coloro che amano montagna e mare.
Pensare a mete in terre più calde come, ad esempio, il Marocco, è possibile ma tutti i consigli di cui sopra sono da prendere in considerazione e da seguire scrupolosamente.
Per chi invece è alla ricerca di mete ancor più lontane, non ci dimentichiamo che i mesi estivi da noi, corrispondono ai mesi freddi nell’emisfero australe.
Ecco quindi che è possibile viaggiare in paesi le cui temperature estive sono proibitive: una delle nostre destinazioni che sposa questo principio è Himba, il viaggio in moto in Namibia ci andiamo in agosto quando là è inverno e le temperature sono davvero gradevoli.