Sardegna in moto
Da oltre 100 anni sulle tavole italiane e non solo, Ichnusa, per chi non la conoscesse, è un’ottima birra prodotta in Sardegna.
Tutto ebbe inizio nella città di Cagliari ad opera di un imprenditore di origini piemontesi che iniziò la produzione di una bevanda ancor poco conosciuta; verso la metà degli anni ’60 l’azienda fu spostata nei pressi di Assemini con la costruzione di un nuovo stabilimento che “sforna” 60.000.000 di litri di birra ogni anno, un vero mare di birra!!!
Ma soprattutto, Ichnusa è il nome con il quale gli Antichi greci chiamavano la seconda isola più grande del Mediterraneo; a questo nome che ci siamo ispirati per il nostro tour in moto in Sardegna.
La Sardegna in moto è, senza ombra di dubbio, una delle esperienze motociclistiche migliori da fare in Italia; alla stregua dei grandi e blasonati itinerari alpini e appenninici, l’isola regala a tutti gli amanti della motocicletta emozioni forti e uniche.
Da Olbia a Cagliari a Villasimius passando per l’entroterra ruvido e selvaggio della Barbagia oppure dalla Gallura a Guspini lungo la costa di ponente e il suo parco geominerario, l’avventura è garantita per tutti i viaggiatori su due ruote.
Ma la Sardegna non è solo natura e mare; storia, arte e antiche tradizioni permeano ogni angolo di questa terra e nel nostro percorso andremo alla scoperta anche di questi aspetti che la rendono unica, come ogni singola regione del nostro splendido Paese.
La raggiungiamo in traghetto dal porto di Genova, ma possiamo anche decidere per il porto di Livorno e una volta sbarcati inizia la nostra vacanza in una terra sorprendente.
Decidiamo per un itinerario che ci permetta di percorrere le strade litoranee avendo il mare alla nostra destra; abbiamo così modo di apprezzare meglio i panorami che gli oltre 1900 chilometri di costa ci offrono.
Il nord-ovest dell’isola è ricco di spunti e luoghi da non perdere: da Castelsardo ad Alghero c’è l’imbarazzo della scelta, ma il nostro road-book è lungo e quindi puntiamo dritto all’estremo capo per un tuffo, meteo permettendo, nelle acque cristalline della spiaggia della Pelosa immediatamente a sud del Parco Nazionale dell’Asinara.
Indossata di nuovo la tuta e l’attrezzatura da moto eccoci in transito per Alghero in direzione sud dove ci attende la SP105: l’Alghero-Bosa.
A detta di molti turisti ma anche di molti sardi, questa è una delle strade più spettacolari dell’intera isola; 45 km di asfalto sospeso tra mare e montagna che niente ha da invidiare alle leggendarie strade americane, britanniche o nord europee.
La tappa delle tappe che molti dei nostri amici viaggiatori hanno percorso ben tre volte per godere a pieno sia dei panorami che dell’incessante susseguirsi di pieghe.
Proseguiamo verso sud, ci aspettano Tharros e la Costa Verde con le splendide dune di Piscinas prima di raggiungere la piccola Isola di San Pietro, terra di liguri e di tradizioni nord-africane.
Capo Spartivento è il giro di boa che ci riporta verso levante prima e poi a nord.
Dopo uno stop a Villasimius il nostro programma prevede di attraversare il cuore dell’isola e spingerci tra Olgiastra, Barbagia, Gennargentu e Supramonte; qui si respira la Sardegna genuina e incontaminata, qui si percorrono itinerari che mai ci saremmo immaginati di trovare.
Questi ultimi chilometri sono la ciliegina sulla torta di questo viaggio che ci porterà a tornare in questa terra dura e accogliente.