La più grande isola del Mediterraneo è da sempre una delle mete più battute dal mototurismo italiano e anche molti motoraduni monomarca e non solo la scelgono per i loro appuntamenti. Da tutta Europa centinaia di motociclisti ogni anno sbarcano sulle sue coste per scoprire una delle terre più affascinanti d’Italia e dell’intero Mar Mediterraneo da percorrere su due ruote.
Servirebbero pagine e pagine per raccontare di questa isola dalla storia millenaria ma ci piace concentrare la nostra trattazione sulla Sicilia in moto, ovvero su come riuscire a conoscere l’isola senza doverne sviscerare a fondo storia e cultura ma ponendo un po’ di attenzione anche a tutto ciò che riguarda il mondo che ci appassiona e che ci porta in sella in giro per il mondo. In fin dei conti è ciò che ci piace fare in tutti i nostri tour in moto: non avere la presunzione di scoprire e conoscere tutto ciò che un territorio offre, ma assaporare una piccola parte di tutte quelle sfumature che lo caratterizzano.
I capisaldi di questo viaggiare sono:
- storia
- architettura
- itinerari in moto
- natura
- eno-gastronomia
- cultura.
La Sicilia in tutti questi aspetti è “campione del mondo”! Battute a parte, questa terra offre per ognuno dei capisaldi citati, una scelta così vasta da mettere in imbarazzo chiunque decida di visitarla.
Una storia che affonda le radici nelle conquiste dei Fenici, un’architettura e un’arte che fanno impallidire le più blasonate mete italiane e itinerari in moto spettacolari in una natura prorompente.
Non è abbastanza? No? E allora mettiamo le gambe sotto al tavolo e scopriamo una cucina unica, saporita, decisa e genuina, valorizzata da vini che, negli ultimi anni, hanno conquistato le migliori tavole d’Italia e del Mondo e che si sposano alla perfezione con nomi come Pirandello, Sciascia, Guttuso, Camilleri.
COME ARRIVARE IN SICILIA
Per completezza di informazione non possiamo non citare gli aeroporti siciliani su cui volano numerose compagnie aeree: Catania, Palermo, Trapani e Comiso, ma questo mezzo di trasporto a noi sta un po’ stretto, è bene quindi rivolgere lo sguardo verso quelle che sono le tratte navali e le compagnie di navigazione che raggiungono l’isola.
Si arriva a Palermo da diversi porti italiani e spesso con cadenze giornaliere: Genova, Livorno, Civitavecchia, Salerno, Napoli e Cagliari.
Altre linee che collegano la Sicilia alla terra ferma sono ad esempio Trapani direttamente con Tolone in Francia mentre Termini Imerese (a pochi chilometri da Palermo) con Napoli e Civitavecchia.
I principali vettori che si muovono su queste linee sono:
Entrambe le compagnie offrono servizi di buona qualità e con un’ampia scelta per quello che concerne la sistemazione: dal passaggio ponte, alla cabina suite per i più esigenti. I servizi a bordo sono quelli classici dei traghetti a medio-lungo raggio e comprendono self-service, ristorante e vari bar ai diversi ponti.
In ultimo, da Villa San Giovanni (Reggio Calabria) si raggiunge Messina con la Caronte & Tourist con diversi traghetti nell’arco dell’intera giornata.
COME GIRARE LA SICILIA IN MOTO
Come abbiamo detto l’isola pullula di una miriade di attrazioni storiche, artistiche e culturali per non parlare di quelle naturali e dei suggestivi percorsi che la caratterizzano. Con molto tempo a disposizione e una buona dose di voglia di conoscere, ci vorrebbero almeno 5/6 settimane per visitare questa terra intrisa di storia e cultura; per i viaggiatori più attenti ed esigenti, il nostro suggerimento, è quello di prendere in considerazione l’idea di suddividere la Sicilia in tre grandi aree da visitare e scoprire in tempi diversi.
Le tre aree in cui suggeriamo di suddividere l’isola sono:
- la Sicilia occidentale
- la Sicilia del sud
- la Sicilia settentrionale
Scopri “Trinacria”, il nostro tour della Sicilia in moto
LA SICILIA OCCIDENTALE
- Palermo
- Monreale
- Piana degli Albanesi
- Alcamo
- Segesta
- Castellammare del Golfo
- Riserva Naturale dello Zingaro
- Erice
- Marsala
- Selinunte
- La Valle dei Templi
Delimitata ad est da un’immaginaria linea che unisce Palermo a Caltanissetta e Licata, questa parte dell’isola è caratterizzata da siti archeologici tra i più importanti d’Europa, una costa ricca di attività e località degne di una visita.
Ma andiamo per gradi: il possibile itinerario in moto, che ricalca in parte quello che facciamo nella seconda parte del nostro viaggio denominato “Mediterranea”, parte da Palermo, città dall’incredibile fascino decadente che merita almeno un paio di giorni di visita.
Saliamo a Monreale per due passi nel meraviglioso centro storico per poi “arrampicarci” sulla SP624 e SP34 fino a Piana degli Albanesi: circondati da imponenti montagne e da un panorama strepitoso seguiamo per Corleone lungo la SP5 e la SS118 per piegare di nuovo verso N-W alla volta di San Giuseppe Jato prima e Alcamo poi.
Ci regaliamo una sosta nello splendido sito archeologico di Segesta per scoprire la meraviglia di questo luogo e torniamo sulla costa tirrenica nella splendida Castellammare del Golfo.
Palermo pare dietro l’angolo ma il contachilometri segna già 160. Lasciamo riposare la moto e gambe in spalla: la Riserva Naturale dello Zingaro ci aspetta con un mare trasparente e i migliori panorami dell’intera isola. Una passeggiata non impegnativa, ma portatevi dell’acqua!!!
Tornando a prendere la moto è d’obbligo un caffè a Scopello, che di questo tratto di costa è un vero gioiello.
Si racconta che Segesta ed Erice siano state fondate nello stesso periodo e quindi, dopo aver visitato la prima saliamo sulla collina che ospita la seconda.
Difficile raccontare della magia di Erice; bisogna arrampicarsi nel cuore della piccola città per rendersi conto della meraviglia che si respira in questi vicoli che conducono al Castello di Venere.
Le Egadi galleggiano sotto di noi, a pochi passi dalla costa, il richiamo è forte ma ce le teniamo buone per un altro viaggio.
Scendiamo lungo la costa di ponente fra sterminate saline e splendidi mulini a vento per raggiungere Marsala. Il centro storico, il mercato del pesce e il duomo di San Tommaso di Canterbury sono le tappe da fare, ma prima di esse dedichiamo un po’ di tempo alla cantina storica Florio voluta da Vincenzo Florio nel 1833. Imprenditore burbero e instancabile lavoratore le cui gesta sono ben raccontate da Stefania Auci ne “I leoni di Sicilia” edito da Nord nel 2019.
Seguiamo per Mazara del Vallo e raggiungiamo il parco archeologico più grande d’Europa: Selinunte! La città fu fondata nel 650 a.C. ed ebbe vita breve, ma la sua popolazione superò i 100.000 abitanti prima che venisse distrutta dai Cartaginesi.
Siamo sulla costa meridionale dell’isola dove, insieme a Selinunte, un’altra perla archeologica ci aspetta per mostrarci il suo eccezionale livello di conservazione e la sua maestosità: la Valle dei Templi presso Agrigento. Una visita con una guida locale è ciò che di meglio ci possiamo concedere per apprezzare a fondo questo spettacolo storico e architettonico dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Ma prima di scendere fino alla Valle dei Templi, una sosta o anche un pernottamento a Sciacca, città turistica e termale dal fascino indiscusso, è davvero consigliata.
È il momento di lasciare la costa per spingerci nella culla degli scrittori siciliani: seguiamo un’immaginaria linea che unisce Porto Empedocle, Palma di Montechiaro, Agrigento, Favara, Racalmuto e Caltanissetta alla scoperta dei luoghi di Andrea Camilleri (l’autore di Montalbano), Leonardo Sciascia, Antonio Russello, Pier Maria Rosso di San Secondo, Luigi Pirandello e Giuseppe Tommasi di Lampedusa; teniamo di riferimento la SS 640 fino a Caltanissetta e poi svoltiamo decisamente ad Ovest per Mussomeli e il Parco dei Monti Sicani.
Da qui il nostro itinerario torna sui propri passi nella zona di Corleone da cui raggiungiamo Palermo.
LA SICILIA DEL SUD
- Siracusa
- Riserva Naturale di Vendicari
- Noto
- Marzamemi
- Modica
- Vizzini
- Caltagirone
- Piazza Armerina
Anche quest’angolo dell’isola offre una sterminata varietà di attrazioni di ogni sorta e genere, mettere ordine in questo “bazar” di luoghi mozzafiato è impresa assai complessa ma ci piacciono le sfide e proviamo a farlo.
L’area in cui si svolge il nostro tour è compresa tra Catania, Caltanissetta a Licata ed è proprio a Catania che accendiamo il motore della nostra moto con la prua verso sud.
Ci attende il trionfo del Barocco e Siracusa non può che esserne un lampante esempio. Unica città dell’antichità a rivaleggiare con Atene, Siracusa nasce sull’Isola di Ortigia per poi espandersi sulla costa prospiciente: ha dato i natali ad Archimede e merita una sosta di almeno un’intera giornata per scoprirne il fascino e l’eleganza che si respira in ogni suo vicolo.
Non fermarvisi sarebbe un peccato prima di proseguire verso sud alla volta della Riserva Naturale di Vendicari, il cui mare non ha niente da invidiare al più blasonato fratello caraibico.
Qui vicino ci aspetta il miglior concentrato di barocco dell’Isola: Noto! La città offre il meglio quando il sole tramonta e le facciate dei suoi palazzi si incendiano per dar vita ad uno degli spettacoli più belli che questo itinerario ci possa regalare. Ci riempiamo gli occhi di un’architettura davvero straordinaria ed unica, così tipica di questa zona da aver preso il nome di Barocco siciliano; lo incontriamo qui e nei prossimi chilometri.
Ci prendiamo una pausa da tutto questo barocco e costeggiando il mare eccoci nella microscopica Marzamemi, nel comune di Pachino; una sosta per un aperitivo è sufficiente ad apprezzarne la straordinaria genuinità e bellezza.
Prima di tuffarci nei profumi del cioccolato di Modica ci affacciamo a Capo passero dove la locale tonnara la fa da padrona!
Ci spingiamo quindi nell’interno alla volta di un’altra capitale del Barocco: Modica, ubicata a circa 300 metri sul livello del mare, nel 2002 è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
La città è nota per i magnifici monumenti che ospita oltre che per il Cioccolato Modicano che si distingue per una particolare lavorazione: a differenza della maggior parte dei cioccolati, qui la materia prima viene lavorata a freddo. Nel 2003 è nato il Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica in cui i maggiori produttori hanno stilato un preciso disciplinare allo scopo di ottenere il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta, arrivato poi dall’Unione europea nel 2018. L’offerta è vastissima e non si può lasciare la città senza averne una golosa e cospicua scorta.
Proseguiamo a Nord e oltre la città di Ragusa, raggiungiamo Vizzini prima e Caltagirone poi; quest’ultima, dichiarata patrimonio UNESCO nel 2002, è conosciuta in tutto il Mondo per le sue splendide ceramiche che decorano anche la magnifica Scalinata di Santa Maria del Monte costruita nella prima decade del 1600.
La SS124, curva dopo curva, ci porta fuori da Caltagirone fino alla SS117 che prosegue verso Nord fino alla meravigliosa Piazza Armerina e i suoi straordinari mosaici. Una sosta è d’obbligo, qui nel cuore dell’isola, prima di tornare verso Catania costeggiando il Lago di Ogliastro lungo la SS288.
LA SICILIA SETTENTRIONALE
- Palermo
- SS120 dell’Etna e delle Madonie
- Taormina
- Monti Nebrodi
- Parco delle Madonie
Immaginate di unire Palermo, Caltanissetta e Catania con una linea; ecco, al di sopra di questo limite rimane quella parte della Sicilia che abbiamo identificato come “settentrionale”.
Anche qui, come nel resto della regione, c’è pane per i nostri denti e soprattutto strade per i nostri pneumatici. Resta solo da decidere l’itinerario senza tralasciare alcuni luoghi imperdibili.
Come per la Sicilia di ponente, il nostro viaggio inizia da Palermo e dopo qualche chilometro lungo la costa, appena passata Termini Imerese, imbocchiamo la SS120 dell’Etna e delle Madonie, una delle più belle strade dell’intera isola sulla quale si correva la Targa Florio: la leggendaria corsa automobilistica, voluta e finanziata dallo stesso Vincenzo Florio delle cantine di Marsala, si è svolta per ben 61 volte a far data dal 1906.
La corsa salì subito alla ribalta nel mondo delle competizioni automobilistiche, per la difficoltà e la tecnica del tracciato che metteva a dura prova piloti e mezzi. Quello stesso tracciato lo percorriamo fino a Troina dove svoltiamo sulla SS575, che corre lungo le pendici del più grande vulcano d’Europa, l’Etna; saliamo il versante meridionale per ridiscendere a Zafferana Etnea e proseguire lungo la costa fino a Taormina. Rilassarsi in piazza IX Aprile, dopo la visita del teatro greco, è un appuntamento che non può mancare prima di proseguire sulla SS185 che punta decisamente verso Nord fino alla costa, dove imbocchiamo la SS113 verso Palermo.
Ma il capoluogo può aspettare perché la nostra voglia di guidare, scoprire e viaggiare è ancora tanta; svoltiamo sulla SS289 che ci porta nelle viscere dei Monti Nebrodi con una serie infinita di curve e tornanti degni delle più blasonate strade alpine.
A Cesarò svoltiamo a desta e riprendiamo la SS120, passiamo Nicosia e a Petralia Sottana imbocchiamo la SP54: un serpente d’asfalto che si inerpica nel cuore del Parco delle Madonie e con la SP128 ci riporta sulla costa tirrenica. Siamo esausti ed entusiasti, questi ultimi chilometri sono stati davvero avvincenti.
Che sia il primo, il secondo o il terzo itinerario, parti di essi o tutti e tre insieme, la Sicilia in moto è uno di quei viaggi che deve essere messo in programma più di una volta nella vita.
La nostra narrazione ha indicato solo alcuni luoghi, ma l’isola pullula di centinaia di attrazioni il cui denominatore comune è la straordinarietà di una popolazione allegra, accogliente, prodiga di consigli, indicazioni e sorrisi che fanno dimenticare gli stereotipi e i preconcetti legati a questa terra.
Scopri “Mediterranea”, il nostro tour in moto dedicato alla scoperta della Sicilia e della Sardegna
QUANDO VIAGGIARE IN MOTO IN SICILIA
Grazie alla sua latitudine, quasi tutta compresa nel 37° parallelo e alla sua prossimità con il continente africano (200km tra Marsala e Tunisi), l’isola gode di un clima mite durante tutto l’anno fatta eccezione per le zone interne, dove si raggiungono anche temperature basse e un’alta piovosità.
Come per il resto d’Italia i mesi migliori per il meteo restano comunque quelli primaverili dove le giornate sono molto lunghe e le temperature davvero gradevoli.
A fine febbraio/inizio marzo è il momento della fioritura dei mandorli e tutto si tinge di bianco in uno spettacolo unico anche se in certe zone le temperature sono ancora un po’ basse.
A giugno matura il grano, il paesaggio vira al colore dell’oro e si può pensare anche a qualche tuffo in mare.
Nel mese di agosto si sconta un po’ il caldo ma si fruisce dell’isola a 360°: è così possibile perdersi al mattino su una qualsiasi strada nelle montagne dell’entroterra per poi tuffarsi, nel pomeriggio, nelle acque cristalline che circondano l’intera isola.
DOVE ALLOGGIARE IN SICILIA
L’intera regione e tutte le province che la compongono sono ben organizzate a livello turistico e le strutture ricettive non mancano: ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Nelle nostre proposte di viaggio utilizziamo hotel e non solo… che si attestano ad una qualità media di quattro stelle.
L’isola è da scoprire anche attraverso strutture come le masserie e i bagli.
Per i più tecnologici la ricerca on-line non sarà semplice perché i classici Booking e Airbnb la fanno da padrone e sono sempre presenti nelle prime pagine dei motori di ricerca ma, con un po’ di pazienza si scoprono vere e proprie chicche.
Per chi invece è abituato alla “ricerca sul campo”, il consiglio è quello di spegnere la tecnologia e chiedere in loco, scoprirete realtà genuine e affascinanti di straordinario interesse!
Buona strada da RIDERMAP.