Itinerari in moto in Toscana
Ci sarà un motivo per il quale, quando si parla di itinerari in moto in Italia, salta sempre fuori la Toscana?
Eppure anche tutte le altre regioni d’Italia sono meravigliose ed hanno strade, percorsi ed itinerari straordinari e degni d’essere affrontati in sella ad una motocicletta.
Forse i motivi che spingono la Toscana sul podio delle scelte, anche del centro Italia, sono molteplici e tutti calzano come un paio di guanti con le necessità e i piaceri di un motociclista e del motociclismo in generale.
La lunga costa tirrenica, fatta di infiniti arenili e bellissime scogliere e la dorsale appenninica, con passi e strade leggendari, sono divisi dalle splendide colline che dalla Lunigiana alla Maremma caratterizzano il cuore della regione: la varietà di paesaggi unita alle isole sparpagliate nell’antistante Mar Tirreno, fanno sì che questa terra racchiuda in sé il non plus ultra per l’amante delle due ruote. Infatti è raro incontrare qualcuno che ama viaggiare on the road che non sia mai stato almeno una volta in Toscana in moto.
Se poi alla varietà dei paesaggi uniamo un pizzico di storia, dagli Etruschi in avanti fino ad arrivare alla culla del Rinascimento, anche le soste diventano interessanti e spunto di nuovi itinerari.
Ma la Toscana non è solo questo: come tutto il resto d’Italia è una regione ricca di tradizioni culinarie, gastronomiche, ittiche e vitivinicole. Girare questa terra senza assaporarne i piatti e i vini che ne caratterizzano ogni angolo, è un vero peccato.
Come non fermarsi nel Chianti ad assaggiare un Gallo Nero, magari davanti ad una bistecca di Chianina alla Fiorentina? Mai negarsi uno spuntino a base di pecorino di Pienza e un bicchiere di Brunello, una cena a base di pici al ragù o all’aglione o una fetta di buccellato accompagnato da un bicchiere di biadina e pinoli.
Ma non siamo qui per parlare di cibi, vini e varie leccornie; vediamo quali possono essere i migliori itinerari e le strade più belle da fare in questa regione che con una superficie di circa 23.000 kmq è la quinta regione d’Italia per estensione.
Le possibilità sono infinite così come consigli e suggerimenti; anche quando abbiamo trattato l’argomento sui 10 viaggi da fare una volta nella vita ci siamo soffermati sul sottolineare che tutto questo è il nostro punto di vista, opinabile, criticabile e che siamo ben disposti al confronto costruttivo con tutti coloro che (e questo è un invito) vorranno raccontarci e proporci le proprie esperienze e collaborare con RIDERMAP (contattaci).
Con una buona mappa stradale o un road book ben fatto, affrontare tutti i motoitinerari che abbiamo selezionato sarà una passeggiata e un gran divertimento: buona lettura dunque e buona strada!
Le strade bianche dell’Eroica
Non potevamo che iniziare con uno degli itinerari in moto che negli ultimi hanno ha scalato le classifiche di gradimento dei motociclisti che si affacciano alla Toscana in moto; il misto di strade bianche e asfalto dell’Eroica stuzzica l’interesse di chiunque ne senta parlare.
Nello specifico, l’Eroica è un percorso di circa 200 chilometri che si sviluppa in senso nord-sud, dal Chianti alla val d’Orcia: si sviluppa principalmente su strade secondarie, stradelli di campagna e strade bianche che attraversano paesaggi altrimenti invisibili dalle normali vie di comunicazione.
L’Eroica nasce alla fine degli anni novanta quale manifestazione ciclistica storica, non è una competizione e si svolge con mezzi e abbigliamento dell’epoca.
Anche gli appassionati di mototurismo hanno scoperto l’Eroica quale tracciato da percorrere in sella e negli ultimi anni l’intero percorso è diventato un “must” per chi arriva in moto in Toscana da tutta Italia e dall’Europa.
Nella manifestazione cicloturistica ci sono cinque diversi itinerari che comunque si rifanno tutti al tracciato principale che è di circa 200 chilometri e che è quello che interessa a noi.
Da Radda in Chianti si prende in direzione di Gaiole in Chianti e poi per le frazioni di La Madonna, Lucignano e San Piero si arriva a Castelnuovo Berardenga. Poi ancora a Sud verso Asciano, Ponte D’Arbia e Buonconvento fino ad arrivare a Montalcino passando da Torrenieri.
Tornando a Nord si lascia la capitale del Brunello e passando da Castiglion del Bosco, Bibbiano e Vescovado si raggiunge Siena; ancora a Nord attraverso Vagliagli e si ritorna a Radda in Chianti.
Le strade che caratterizzano tutto il percorso, sono facili e possono essere affrontate da tutti e non serve essere un esperto o un fenomeno dell’off-road.
Lungo il tracciato si respira quell’aria di avventura che rende tutto molto più piacevole: spesso, infatti, il percorso attraversa infinite campagne aperte che, se non fosse per le ottime indicazioni che sono state installate, ci porterebbero a pensare di esserci persi.
In alcuni tratti le pendenze sono accentuate ma non è necessario avere motocicli con tasselli o gomme off-road.
L’Eroica va affrontata in relax e in sicurezza: l’itinerario, infatti, non è un circuito motociclistico ma un bellissimo tour disegnato fra le colline del Chianti e della val d’Orcia che tutti possono percorrere a piedi, in bicicletta appunto e in auto, è quindi il caso di muoversi con prudenza e senza farsi prendere dalla voglia di correre. Unico possibile aspetto fastidioso è la polvere che ricopre tutti coloro che nelle belle giornate decidono di affrontare questo splendido giro.
Tra i nostri motoitineari non poteva mancare questo breve viaggio in moto di un fine settimana per percorrere le più belle strade bianche di quest’angolo di Toscana.
La Maremma in moto
È una delle zone più “selvagge” della Toscana. Qui le colline Metallifere la fanno da padrone con una serie di strade e percorsi degni di essere affrontati almeno una volta nella vita. Le Metallifere sono il più grande sistema di colline della Toscana con la cima più alta che supera appena i mille metri di quota; abbracciano le province di Livorno, Pisa, Siena e Grosseto e devono il loro nome alla ricchezza di minerali del sottosuolo.
Un tour in moto da provare, parte dal piccolo e ormai famoso borgo di Bolgheri e dalla sua campagna circostante tempestata di vigneti a perdita d’occhio; vengono infatti da questa zona moltissimi vini tra cui alcune delle eccellenze italiane riconosciute in tutto il Mondo.
Salendo verso nord si giunge al bivio Grisella dove si svolta a destra alla volta della Riserva Naturale di Caselli per raggiungere Canneto prima e Larderello poi, conosciuta per la sua attività geotermica.
Attraversata la Val di Cecina si passano in sequenza i borghi di Montingegnoli, Montieri e Monticiano per scendere poi verso Scalvaia, Sassofortino e il piccolo paese di Tatti.
La macchia maremmana è, in questa zona, al massimo della sua espressione: querce, lecci e sughere sono le alberature principali; le strade sembrano disegnate per chi adora le due ruote in un susseguirsi di destra-sinistra e saliscendi dal divertimento garantito.
Si raggiunge la splendida Massa Marittima per proseguire in direzione di Montebamboli e Suvereto. Ci fermiamo a Castagneto Carducci dopo circa 220 chilometri. A metà itinerario ci sta bene anche una deviazione a ferro di cavallo verso Radicondoli. Un itinerario che si presta a mille varianti e soste data la miriade di cose e luoghi interessanti che racchiude.
Scopri “Il Convivio”, tre giorni in Maremma in moto e a tavola…
Grosseto e Pitigliano in moto
Il Sud della regione Toscana offre, alla stregua del Nord, un paesaggio altrettanto interessante e vario, che spazia dalla costa alla montagna. Siamo ai confini con la regione Lazio in una zona abbastanza isolata ma ricca di spunti e ottimi tragitti da affrontare in sella.
Lasciamo Grosseto alla volta della piccola e bellissima Talamone e dopo un buon caffè sul mare proseguiamo alla volta di Scansano, terra di ottimi vini che fanno capo al Consorzio Tutela del Vino Morellino di Scansano una DOC assai famosa in tutto il territorio nazionale e non solo. La strada che sale a Scansano è fantastica, panoramica e divertente.
Si prosegue per Castiglioncello Bandini e Arcidosso fino a raggiungere il Monte Amiata che con i suoi 1.738 metri di quota è la vetta più alta della zona.
Da Abbadia San Salvatore si scende poi a Piancastagnaio e proseguendo si giunge a Sorano e Sovana, due piccoli borghi da non perdere prima di rimanere incantati dalla bellezza di Pitigliano che, adagiato in cima ad un colle, è una vera e propria terrazza sulla Maremma.
Siamo quasi nel Lazio, le colline si fanno via via più dolci avvicinandosi al mare; una sosta a Manciano è d’obbligo prima di raggiungere Capalbio e Porto Ercole.
Un tour in moto di circa 250 chilometri che, a prima vista, può sembrare abbastanza anonimo ma che sorprende tutti coloro che lo affrontano.
Da non perdere:
- la bellezza del Monte Amiata e delle sue pendici ricche di foreste
- Pitigliano, i suoi vicoli e le piccole piazze che lo caratterizzano
- l’Argentario
- La laguna di Orbetello
- Porto Ercole
- Porto Santo Stefano
Toscana del nord: la Garfagnana e le Alpi Apuane
Un itinerario che rimane all’ombra dei più blasonati grandi classici della Toscana è questo percorso che attraversa le province di Lucca, Modena, Reggio Emilia e Pistoia. Si parte e si torna in Toscana ma con un breve sconfinamento in Emilia Romagna.
Lasciamo la piccola città di Lucca in direzione Nord e lungo la SP1 raggiungiamo Camaiore per proseguire lungo la costa fino a Pietrasanta.
Siamo sul versante di ponente delle splendide Alpi Apuane e ci accingiamo ad attraversarle salendo verso Pontestazzemese e Levigliani, su una strada che attraversa vecchie cave di marmo dismesse e che ci porta fino alla Garfagnana. Svoltiamo a destra e risaliamo la valle fino a Piazza al Serchio dove troviamo il bivio per Sillano e il passo di Pradarena; il tracciato ricalca una delle più famose cronoscalate italiane, la Sillano-Ospitaletto: curve, tornanti, misto stretto e veloce… una manna per ogni motociclista!
Passiamo in Emilia e raggiungiamo Villa Minozzo, Piandelagotti e il Passo dell’Abetone a circa 1.400 m di quota prima di entrare nella provincia di Pistoia.
Siamo nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano, il paesaggio è quello ricco di faggi e castagni; le zone d’ombra possono essere insidiose sia per il fattore visibilità che per la minor aderenza del manto stradale, ma guidando in sicurezza il divertimento è garantito.
La discesa dal passo è un misto veloce che ci porta fino a San Marcello Pistoiese dove si tiene la destra alla volta della Val di Lima che ci riporta a Lucca dopo aver percorso circa 300 chilometri.
Da non perdere:
- il borgo di Pietrasanta
- il borgo di Castelnuovo Garfagnana
- la fortezza delle Verrucole
- il Ponte del Diavolo
Scopri la Lunigiana in moto, itinerario dalle Alpi Apuane all’Appennino
La Val d’Orcia in moto
Una delle più belle valli dell’intera Toscana: un angolo di paradiso naturale dove il tempo ha fermato le lancette all’epoca dei Medici e che confina con un’altra meraviglia toscana: le Crete Senesi.
La valle prende il nome dal fiume che vi scorre e che dalle pendici del Monte Cetona si getta, dopo circa 60 chilometri, nel fiume Ombrone.
La valle è costellata da borghi medievali e rinascimentali di rara bellezza e qui l’arte agricola offre il meglio di sé; il contesto naturale è così genuino e ben conservato che, nel 2004, la valle è stata inserita tra i patrimoni mondiali dell’umanità protetti dall’UNESCO.
L’area, costellata di terme, ricade nella provincia di Siena dove la stessa confina con l’Umbria ed è infatti di qui che parte uno dei migliori itinerari in moto da fare in Val d’Orcia.
Lasciamo Fabro in direzione di San Casciano nei Bagni per poi raggiungere il piccolo borgo di Radicofani e la sua splendida rocca. Proseguiamo per Abbadia San Salvatore, Bagni San Filippo e arriviamo a Bagno Vignoni nei pressi della via Francigena, uno dei principali luoghi della valle, noto per le sue sorgenti termali e per la sua straordinaria piazza centrale, dove troneggia una vasca termale del cinquecento: uno dei simboli della val d’Orcia!
Da Bagno Vignoni a Pienza il passo e breve ed eccoci in un altro gioiello della zona; una sosta è d’obbligo qui dove, nel 1996, il centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità. Seguiamo per San Quirico e per Montalcino, la patria del Brunello, vino leggendario la cui fama è arrivata in tutto il mondo.
Cambia la vegetazione e il panorama: una deviazione sulle pendici del Monte Amiata non può mancare in questo tour in moto; saliamo immersi in faggete sterminate e secolari. Fermarsi un momento in questo paradiso e spegnere il motore ci fa ascoltare un silenzio surreale rotto solo dalla brezza del mare che spira da ponente.
Con la val d’Orcia e il Monte Amiata alle spalle, lambiamo la città di Grosseto e chiudiamo questo splendido e breve viaggio in moto a Vetulonia, città etrusca dalla storia antichissima.
In questi 220 chilometri circa potremo riconoscere alcuni dei luoghi in cui Ridley Scott ha girato il Gladiatore e nel 1996 Anthony Minghella, il Paziente inglese.
Scopri “Il Gioiello del Granduca”, il nostro itinerario in moto in Val d’Orcia
Le Colline del Chianti
Limitrofa al Mugello e dall’intramontabile fascino è la zona del Chianti dove, tra l’altro, organizziamo uno dei nostri fine settimana.
Grossolanamente identificato in un’area triangolare con i vertici nelle città di Firenze, Siena ed Arezzo, il Chianti è un’altra zona dove, come cita il nostro slogan: “the road is your playground”, la strada è il tuo terreno di gioco. Qui si raggiunge quasi il 100% della soddisfazione di ogni motociclista quanto a strade, panorami, curve, pieghe e chi più ne ha più ne metta.
Da San Casciano Val di Pesa si punta decisamente a Sud verso Tavarnelle prima e Poggibonsi poi, per svoltare decisamente a levante per Castellina in Chianti.
Da qui si raggiunge la bellissima Monteriggioni per una sosta, prima dell’elegante città di Siena. Prua ad Ovest verso il Castello di Brolio e poi a Nord per arrivare a Gaiole in Chianti e svoltare a sinistra verso Radda. Vigneti a perdita d’occhio e colline lavorate come gioielli sono la scenografia di questi luoghi dove nel 1987 è nato il Consorzio del Vino Chianti Classico, il cui simbolo è l’ormai famosissimo Gallo Nero che troneggia su tutte le bottiglie DOCG della zona.
L’itinerario prosegue verso Greve in Chianti lungo la leggendaria Chiantigiana per svoltare poi verso Dudda e San Polo in Chianti fino ad Impruneta e di nuovo San Casciano Val di Pesa, per un totale di circa 220 chilometri.
Da non perdere:
- il Castello di Brolio
- il centro storico di Greve in Chianti
- una bistecca a Panzano in Chianti dal maestro Cecchini.
Scopri “Il Gallo Nero”, il nostro itinerario in moto nel Chianti
Alla scoperta del Pratomagno
Tra la regione del Valdarno e del Casentino, vi è un piccolo massiccio montuoso denominato, appunto, Pratomagno degno d’interesse motociclistico. La sua vetta più alta a circa 1.600 m sul livello del mare è la Croce di Pratomagno.
Qui gli itinerari possono essere davvero molti e alcuni presentano tratti in fuoristrada leggero ma che talvolta, a seconda del meteo, possono essere un po’ più impegnativi.
Un buon giro è quello che da Pontassieve sale verso Pelago, Vallombrosa e Secchieta per raggiungere Pratomagno attraverso Cetica. Una volta in cima e prima di risalire in sella, è d’obbligo sgranchirsi le gambe raggiungendo a piedi la famosa croce sulla vetta.
Si scende quindi verso S-E in direzione di Pontenano lungo strette strade che attraversano sterminati boschi che celano un panorama mozzafiato. Talvolta la vegetazione si dirada e lo spettacolo è degno di una o più soste.
Raggiungiamo quindi la SR70 e rientriamo verso Pontassieve attraverso il Passo della Consuma dopo circa 150 chilometri di divertimento su un itinerario in moto che difficilmente dimenticheremo.
Il Mugello in moto
Noto per la presenza dell’omonimo autodromo internazionale, il comprensorio del Mugello offre itinerari davvero mozzafiato, disegnati sull’appenino Tosco-Emiliano.
Un possibile percorso che abbraccia la maggior parte della regione, parte da e termina a Barberino del Mugello.
Lasciata la città in direzione S-E si raggiungono Borgo San Lorenzo e Dicomano da cui si imbocca la SS67, la strada Tosco-Romagnola che congiunge Pisa a Ravenna.
La salita è divertente e ci accompagna ad uno dei più famosi passi dell’Appennino, il Passo del Muraglione.
La discesa verso San Benedetto in Alpe è meno tortuosa e nel centro dell’abitato si prende a sinistra in direzione Marradi.
Si potrebbe proseguire direttamente per Palazzolo sul Senio ma raggiungerlo passando da Casaglia è vivamente consigliato. Il nostro itinerario entra di nuovo in Emilia Romagna per pochi chilometri fino a Castel del Rio per poi piegare verso levante raggiungendo Piancaldoli e il Passo della Raticosa, vero covo di biker provenienti da tutta Italia.
Appena 12 chilometri ed ecco un’altra tappa immancabile di questa zona: il Passo della Futa da cui si prende in direzione di Firenzuola per raggiungere Scarperia e le sue storiche coltellerie famose nel mondo.
Chiudiamo questo splendido itinerario in moto di nuovo a Barberino del Mugello dopo circa 250 chilometri indimenticabili.
Da non perdere:
- le visite al Museo dei ferri taglienti
- palazzo dei Vicari di Scarperia.
L’isola d’Elba in moto
Un’isola fatta per il motociclista, un fazzoletto di terra in mezzo al Mar Tirreno che da sempre regala emozioni e tutti coloro che la affrontano su due ruote.
Ricca di storia e di cultura eno-gastronomica l’isola d’Elba si raggiunge da Piombino in circa 50/55 minuti di traghetto.
L’isola non presenta una rete viaria molto estesa e l’itinerario migliore è quello del periplo in senso anti-orario, così da avere il mare e i magnifici panorami alla nostra destra: sbarcati nel capoluogo, Portoferraio, si imbocca la SP24 che conduce verso la Biodola prima e Procchio poi.
Da qui una serie infinita di curve strette sulla sommità di una scogliera conduce nel piccolo borgo di Marciana Marina che merita una breve sosta.
Per la morfologia della zona, la strada deve abbandonare la costa e salire le pendici del monte Capanne che con i suoi 1.018 m sul livello del mare è la più alta cima dell’arcipelago toscano. Poggio e Marciana sono due borghi arrampicati su queste pendici e godono entrambi di un panorama mozzafiato.
L’itinerario scende di nuovo sulla costa e per qualche chilometro si ha come la sensazione che qui non ci viva nessuno. In effetti la montagna arriva a ridosso del mare con pendenze davvero importanti che hanno impedito l’edificazione.
A Chiessi la costa si addolcisce e si incontrano due veri gioielli naturali: le spiagge di Fetovaia e Cavoli sono due angoli di paradiso in cui fermarsi anche a lungo.
Seguiamo per Marina di Campo il cui piccolo centro storico merita quattro passi prima di seguire per Lacona e raggiungere Capoliveri; il paese, ubicato sulla cima di un colle, è caratteristico per le sue viuzze e per i panorami che offre sulla natura circostante. È il paese dove, ogni anno, si svolge la caratteristica festa dell’uva in cui le contrade si sfidano in originali ambientazioni storiche.
Da qui a Porto Azzurro il passo è breve e un’altra sosta è d’obbligo: per gli appassionati di vino consigliamo una visita all’Azienda Agricola Arrighi dove l’amico Antonio porta avanti una tradizione vinicola di altissima qualità.
Proseguendo a Nord si raggiunge Cavo ma è possibile svoltare prima per percorrere la bella strada del Volterraio che, ripida e insidiosa, nelle giornate terse offre vedute indimenticabili su tutta l’isola.
Il tour in moto dell’Elba raggiunge a stento i 130 chilometri ma se sarete curiosi di scoprire questa perla del Mar Tirreno, avrete bisogno di molto, molto tempo. Una raccomandazione: attenzione all’asfalto che risulta spesso molto scivoloso!
E se siete curiosi, potete venire a conoscere insieme a noi di Ridermap, questa perla dell’Arcipelago Toscano, scoprendo subito il nostro weekend in moto all’isola d’Elba!